Art direction by Luca Guadagnino and Nicolò Rosmarini
Curated by the Michelangelo Foundation
Venice, Fondazione Giorgio Cini
A celebration of contemporary craftsmanship: Inspiring Objects – Talented Artisans – A Global Experience
Siamo orgogliosi di annunciarvi la nostra partecipazione ad Homo Faber 2024 con un progetto straordinario che racchiude tutta la sapienza del nostro Atelier: “Lo Scrigno dei Trionfi”, ispirato ai Tarocchi quattrocenteschi Visconti – Sforza, della bottega dei Bembo.
Lo Scrigno dei Trionfi è stato scelto dalla Michelangelo Foundation di Ginevra per essere esposto a Venezia (Fondazione Cini) nell’ambito della prestigiosa manifestazione Homo Faber (1/30 settembre 2024) dove l’atelier ha ricevuto un riconoscimento durante la cerimonia di chiusura.
Dal 3 al 6 ottobre 2024 è stato esposto a Roma, nel Museo dei Fori Imperiali presso i Mercati di Traiano.
Abbiamo sentito la necessità di significare la filosofia del nostro lavoro simboleggiando con questo “SCRIGNO DEI TRIONFI” il riassunto di tutte le principali caratteristiche del nostro operare.
In assoluta evidenza è la ricerca delle radici della nostra identità che ci sentiamo di ritrovare in quel fenomeno unico al mondo che è il RINASCIMENTO ITALIANO.
Fenomeno che abbraccia tutte le culture del Mediterraneo ed affonda le sue radici nella loro storia, negli orizzonti ambientali, sociali, culturali e climatici. Tutto questo viene riassunto nel pensiero dell’uomo rinascimentale, l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, dove scienza e trascendenza sono in comunione perfetta, generatrice del pensiero moderno.
Questa è la nostra personale interpretazione, in cui alla complessità dell’ideazione, filosofia e progettazione, si unisce una altrettanta complessità di realizzazione, in cui tante tecniche diverse si fondono nella ricerca di una possibile armonia.
Diego Percossi Papi
Lo SCRIGNO dei TRIONFI, è una straordinaria opera unica a pianta ottagonale, misura cm 30x53x30 ed è in legno di rovere rivestita con lastre di lapislazzuli e lamine di argento martellato, decorata da ricchi elementi architettonici, simboli, pietre e smalti.
Un’opera che pone l’attenzione sulla vita dell’uomo che è razionale e irrazionale, terrena e trascendente, attraverso i suoi artifices.
La costruzione architettonica, che ricorda le serliane della Basilica Palladiana, ospita una rappresentazione narrativa degli aspetti della società del tempo attraverso le miniature ispirate agli Arcani Maggiori e minori dei Tarocchi creati nel XV° secolo dalla Bottega cremonese dei Bembo per i Duchi di Milano.
Le 37 miniature su fondo oro rappresentano i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi detti “Trionfi”, dall’antico nome del gioco “Ludus Triumphorum”, e degli Arcani minori raffigurati da Re, Regine, Cavalieri e Fanti.
Lo splendore pittorico dei Tarocchi viscontei sintetizza un vasto repertorio iconografico che spazia dalle allegorie dell’antichità classica fino alle virtù cristiane.
Queste carte non erano solo un gioco, ma anche uno strumento di rappresentazione dell’universo simbolico del tempo.
Gli Arcani Maggiori sono incorniciati sul fronte e sui due lati dello Scrigno in edicole scultoree decorate da lapislazzuli, granati e smalti in tecnica cloisonné.
Gli Arcani minori (Re, Regine, Cavalieri e Fanti), alloggiati nelle medesime edicole, decorano il retro.
Gli Arcani Maggiori sono incorniciati sul fronte e sui due lati dello Scrigno in edicole scultoree decorate da lapislazzuli, granati e smalti in tecnica cloisonné.
Gli Arcani minori (Re, Regine, Cavalieri e Fanti), alloggiati nelle medesime edicole, decorano il retro.
Alle miniature dei Tarocchi, si aggiungono il carro del sole in cammeo, il cielo stellato in lapislazzuli, i simboli caldei dello zodiaco e i metalli (oro, argento, rame e ferro) dei quattro elementi alchemici, e un “segreto”, un gioiello che appartiene soltanto allo Scrigno.
Sulla parte superiore il Giorno e la Notte scandiscono la vita dell’uomo. Il Carro del Sole in cammeo e ambre sorvola un cielo blu di lapislazzuli e di piccole stelle, ricordo della tomba di Nefertari e di Galla Placidia e della Cappella degli Scrovegni.
Nella cornice superiore sono posti i dodici segni dello zodiaco secondo il sistema realizzato in Mesopotamia durante il regno dei Caldei, intorno al 500 a. C.; e i simboli alchemici dei quattro elementi realizzati nei metalli corrispondenti (fuoco/oro, acqua/rame, aria/argento, e terra/ferro).
IL SEGRETO
Una originale serratura su cabochon di lapislazzuli serra l’accesso a un “segreto” che appartiene soltanto allo Scrigno, il Gioiello del Sole.
La 38° miniatura è racchiusa in un vano della parte superiore dello Scrigno e rappresenta il legame tra la vita dell’uomo ed il cielo che lo governa.
L’IDEAZIONE
L’atelier Percossi Papi ha voluto rappresentare la propria originale filosofia di lavoro in un oggetto d’arte ispirato al Rinascimento, un fenomeno unico nella storia, e che racchiude in sé la vita dell’uomo che è razionale e irrazionale, terrena e trascendente.