51^ edizione del Premio Simpatia – Roma Campidoglio che quest’anno sarà caratterizzata dai temi della pace, della cultura e dell’arte.
Omaggi agli eroi del terremoto turco, agli attivisti per i diritti umani ma anche a star del calibro di Al Bano, Amadeus e Gabriele Muccino. Saranno 28 in totale, i premiati che riceveranno la preziosa rosa di 𝗔𝘀𝘀𝗲𝗻 𝗣𝗲𝗶𝗸𝗼𝘃, simbolo dell’𝑶𝒔𝒄𝒂𝒓 𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒊𝒏𝒐 ideato da 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗣𝗲𝗿𝘁𝗶𝗰𝗮 e presentato, come ogni anno, da Paola Saluzzi e Pino Strabioli.
Diego Percossi Papi: la storia e la cultura di Roma attraverso l’arte del gioiello
La 51^ edizione del Premio Simpatia vedrà tra 28 premiati anche lo storico orafo Diego Percossi Papi.
Proveniente da studi classici e di architettura, il noto artigiano dell’oro di Roma si è contraddistinto da sempre per il grande amore per l’arte e la storia. I suoi gioielli rappresentano un’ evoluzione naturale delle sue prime sculture e rappresentano sia il respiro della Roma Barocca di Alessandro VII, del Bernini e del Borromini, che quello della cosmopolita Roma imperiale Caput Mundi in cui confluivano tutte le culture e tutte le genti.
Dal 1966 il suo piccolo atelier di Via Sant’Eustachio è frequentato dal mondo della cultura, dello spettacolo e della diplomazia: da Mathilde del Belgio ai film con Sophia Loren, Kate Blanchett, Judi Dench.
Le sue mostre, ispirate alla storia, ultima in ordine di data quella sulla Divina Commedia a Madrid, portano Roma e la cultura italiana nel mondo.
Paola Saluzzi:
Ci sono le donne fortunatissime, da Mathilde del Belgio, tutti film con Sophia Loren, Cate Blanchett, Judy Dench e poi ci sono le donne che non essendo attrici hanno la fortuna di indossare i suoi gioielli …. Diego Percossi Papi
Nel suo piccolo ed immenso atelier di via di Sant’Eustachio frequentato dal mondo della cultura, dello spettacolo, dell’aristocrazia.
Consegna il premio Alessia Tota
Diego:
Alcune parole di ringraziamento doverose ma sentite,
per prima a Laura Pertica e poi per questa giuria che mi ha onorato con questo premio così prestigioso e storico.
Questo è il primo grazie che devo fare assolutamente.
Il secondo grazie è ai pilastri di quella che è la mia attività, mia moglie Maria Teresa e ai figli Valeria e Giuliano che proseguono l’attività.
Ma c’è un altro grazie a tutti coloro che forse qui non sono presenti e che con le loro scelte mi hanno aiutato a tracciare una storia lunga 58 anni e quindi mi hanno permesso di arrivare al successo.
E poi l’ultimo ma profondo grazie che è proprio dall’anima, è rivolto a questa città meravigliosa, questa città straordinaria, piena di storia che voi tutti qui rappresentate, voi siete Roma in questo momento. Roma la cui anima, o meglio il suo genius loci, mi ha permesso di fare quello che ho fatto, quello che facciamo e quello che faremo.
Grazie Roma